Appunti relativi all'intervista radiofonica tenuta da Gilberto L. Petraz durante i programmi regionali pomeridiani di RadioRAI
29 settembre 1997STORIA DI INTERNET
Internet è un sistema informatico che può essere utilizzato per l'invio di messaggi elettronici in tempo reale, senza limiti geografici, ed a costi contenuti. Serve inoltre per accedere alle risorse informative di moltissimi computer in merito ai più svariati argomenti.
Uno dei vari appellativi dati ad Internet è "Autostrada Informatica" ed infatti tale descrizione permette immediatamente di capire di cosa stiamo parlando: si tratta infatti di un sistema molto semplice che permette il collegamento con vari siti informatici e lo scambio veloce di informazioni.
Internet nasce
negli anni sessanta negli Stati Uniti, per scopi militari, come
rete informatica del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.
Negli anni ottanta Internet,
obsoleta per tali fini, divenne accessibile ad altri Enti governativi
statunitensi, alle Università, agli Enti di Ricerca, allo scopo
di facilitare lo scambio di informazioni.
In seguito, allo scopo di sostenere i costi, seppur
bassi, e per raccogliere nuovi fondi, Internet
venne aperto ai privati, prima in modo discreto poi con la diffusione
che oggi tutti conosciamo.
L'apertura di Internet al mondo
del commercio si è rivelata esplosiva. Tenendo conto che nel 1992
Internet connetteva meno di
20.000 reti, nel 1997 le reti sono divenute circa 70.000.
Negli Stati Uniti come negli Stati del nord Europa, tramite Internet,
è possibile acquistare qualsiasi tipo di prodotto con il semplice
uso della carta di credito, evitando tutti i costi dei passaggi
intermedi che oggi troviamo nel prezzo del prodotto.
LA SUA DIFFUSIONE
La diffusione di Internet
è stata facilitata dalla necessità dell'uso dei cavi telefonici
che erano già presenti su tutto il territorio, anche se da noi ed
in paesi come il nostro è obsoleto e quindi lento.
Questa lentezza si riscontra ogni volta che vengono visitati siti
che presentano molte figure o mini videoclip o passaggi musicali
come ad es. il sito CNN o RAI.
In sistemi tecnologicamente più avanzati, come quello americano
o svedese dove i cavi ISDN, che permettono una trasmissione digitale
dei dati e non analogica e quindi più celere, l'uso della rete risulta
essere più veloce e quindi più interessante anche per quei siti
con molte pagine e/o pagine complesse dal punto di vista grafico.
Attualmente l'uso di Internet è praticamente gratuito se non per un modesto contributo economico che i provider, luoghi dove il ns computer si collega alla rete Internet, richiedono e sporadici siti che per essere visitati richiedono un abbonamento o il pagamento della singola visita.
Una volta entrati in Internet si fa parte di un sistema che per essere apprezzato e per essere sfruttato pienamente obbliga l'utente a perdere il concetto di territorialità, non esistono più frontiere, prefissi, codici, tutto è aperto ed è facilmente accessibile.
IL PROBLEMA DELLA LINGUA
Unica barriera che rimane è quella linguistica. Ad
oggi la lingua più usata in Internet
è quella Inglese, poi quella giapponese e quindi quella tedesca.
Il Giappone che fino ad un paio di anni fa era praticamente inesistente,
dopo incentivi governativi ed un attenta politica culturale si trova
ad essere la seconda lingua come presenza in rete.
La Francia, con legge dello Stato ha obbligato tutti i siti francesi
all'uso almeno della lingua madre.
Con riferimento all'italiano, la nostra lingua madre risulta essere
quasi inesistente e nessuna organizzazione ha proposto od attuato
accorgimenti tali da rendere presente la ns lingua su Internet.
Tutto questo può sembrare superficiale o polemico, ma il tentativo
di affermare la propria lingua in Internet
fa si che si ponga un freno al vero grosso problema che questa rete
porta cioè la perdita di identità, anche nazionale, dovuta proprio
alla sua globalizzazione che pone tutto e tutti sullo stesso piano
e che obbliga a trovare dei punti comuni per il collegamento ed
il dialogo. Punti che verranno imposti da che è più presente in
rete.
E-MAIL e WEB PAGE
Internet ad oggi
può essere utilizzata in due modi: come e-mail/posta elettronica
o come sito/indirizzo Internet
per le web pages/ pagine elettroniche che possono essere considerate
come depliants o brochure cartacee.
Il primo è una casella postale ove possono arrivare, essere spediti
messaggi, con un costo molto basso in quanto si paga, mediamente,
un solo scatto urbano.
I secondi, sono delle pagine elettroniche che non hanno limiti di
forme o colori se non quelli naturali, che presentano e permettono
a chiunque, soprattutto aziende, di proporsi come tali e con i loro
prodotti.
Gli indirizzi che si necessita digitare per poter
visitare questi siti sono detti domain name ad esempio se
si vuole visitare il sito Internet
della RAI bisogna digitare WWW.RAI.IT e si potrà accedere a tutti
i servizi che l'azienda offre tramite Internet.
Il domain name a tutt'oggi non è chiaro se debba essere considerato
un nuovo segno distintivo che si affianca alla ditta, al marchio
e all'insegna od è più semplicemente un nuovo uso di un segno distintivo.
Quest'ultima interpretazione sembra essere la più comune e logica.
STRUTTURA DEI DOMAIN NAME
Molti pensano che il domain name rappresenti un aspetto
nuovo di un'evoluzione tecnologica, ma non sono altro che figli
degli indirizzi che fino a qualche anno fa venivano usati per il
telex.
Ad oggi l'uso dei domain name ha seguito due filosofie, quelli che
usufruiscono il sistema cosi detto Top Level Domain Names
che hanno la seguente formula:
- Nomeutente. com (commercial commerciale)
- Nomeutente. gov (governament governativo governo)
- Nomeutente.Edu (educational educazionale educazione)
- Nomeutente. Net (network rete, sistema di informazione)
- Nomeutente.int (international organizzazioni internazionali)
- Nomeutente.mil (military militare)
Questo è il sistema usato negli Stati uniti per cui a secondo di dove si colloca il sito dal punto di vista dell'oggetto trattato acquisterà uno degli indici appena menzionati.
L'altro sistema, detto semplicemente Domain Name
è più generico e indica esclusivamente il paese d'origine.
Ad es . i siti registrati in ITALIA saranno:
- Nomeutente.it
o in Germania
- Nomeutente.de
e cosi via.
E' il sistema più usato in Europa.
Ad oggi un importante problema di Internet
è l'affollamento di siti, senza pensare che stati come la Cina o
l'Indonesia, sono in pratica ancora vergini.
Infatti sembra, ma nulla è ancora definito, che a breve dovrebbe
nascere una nuova rete Internet
detta net2 o Internet 2, che dovrebbe rendere tematico
l'inserimento dei siti, come le pagine gialle ( o pagine utili)
che hanno differenziato per temi ( lavoro, casa, ecc.) i loro elenchi
pubblicitari.
INTERNET ED I MARCHI
Con l'affollamento dei domain name si sono creati dei problemi di coesistenza e copiatura che molto spesso riprendevano o riproducevano in egual modo marchi famosi e quindi beni essenziali delle aziende proprietarie.
Negli Stati Uniti al fine di gestire l'utilizzo di
Internet è stata creata la Internet
Society al cui interno vi è la Internet Network Information
Center (InterNIC) preposto alla gestione del registro
ufficiale dei domain name.
La gran mole di lavoro che richiede anche 3-4 settimane di tempo
per la concessione (per noi tempo normale, per altre realtà tempi
inaccettabili) ha fatto si che alcuni macroscopici errori fossero
commessi come, ad esempio, concedere domain name come coke.com
o mcdonalds.com a soggetti che non erano titolari dei ben
famosi marchi.
In Italia chi registra e controlla i nuovi domain
name è il GARR facente capo al CNR, ben organizzato, presso
il quale le ricerche di dominio sono possibili e si possono avere
buoni risultati.
Altro mezzo per fare delle ricerche, che a volte richiedono molta
pazienza per il gran numero di risposte che si ottengono, sono i
cd motori di ricerca descrivibili come elenchi telefonici
elettronici.
Dalle ricerche ai conflitti
Negli Stati Uniti si registrano già numerose controversie,
poche giunte a conclusione e quindi utili per il precedente giuridico
che possono costituire.
CASO 1 La Sprint Comunications, società di comunicazione
in rete (nostra Telecom) depositò il dominio "mci.com"
utilizzando il marchio di una sua concorrente, la MCI Comunications.
Quest'ultima fatta causa alla Sprint portò la InterNIC a modificare
la registrazione e ad assegnare il domain name mci.com alla MCI
Comunications.
CASO 2 Altra causa importante per il precedente che ha creato
è avvenuta in California dove la Sun Microsystem Inc. ha
ottenuto una sentenza della Corte federale della California con,
la quale veniva vietato alla società Sunriver Corporation
di utilizzare in qualsiasi forma la parola Sun anche in domain name.
Quindi, anche se le sentenze definitive sono poche e non coprenti
tutti i casi che si possono avere è chiaro l'indirizzo di massima
che vede il domain name come nuovo utilizzo di un marchio.
In Italia per i conflitti relativi ai domain name
l'autorità preposta è l'Autorità Italiana di Naming.
Inoltre, in Italia esiste un Processo di Pubblica Contestazione
(PPC) per i domain name.
La contestazione può essere diretta od indiretta.
E' indiretta quando due soggetti distinti fanno richiesta dello
stesso domain name.
E' diretta quando un soggetto comunica all'Autorità di Naming le
proprie ragioni di contestazione relative ad un domain name uguale.
Preso atto della contestazione e registrata in un registro apposito
l'Autorità notifica alle parti interessate la contestazione stessa
entro 10 giorni dal ricevimento.
Le parti interessate risolveranno la contestazione in via giudiziaria
o stragiudiziale, senza ulteriori interventi dell'Autorità di Naming.
Una volta risolta la controversia tra le parti l'Autorità eseguirà
la decisione ottenuta. Se le parti non si accordano, l'Autorità
può proporre un arbitrato .
Cause in Italia che abbiano la funzione di creare
un precedente almeno giurisprudenziale non ce ne sono.
Anche se da noi sembra sempre più plausibile interpretare il domain
name come uso nuovo di un marchio e quindi regolato, per ciò che
riguarda la proprietà industriale dalle leggi di quest'ultima.
Problemi non ancora risolti
Restano da risolvere concretamente molti problemi che a tutt'oggi non sembrano aver trovato soluzione.
Un problema importante si ha quando uno stesso marchio
registrato appartiene a due ditte indipendenti che indipendentemente
hanno registrato il marchio per classi merceologiche diverse e si
potrebbero trovare ad avere potenzialmente lo stesso domain name.
Es. Continental.com potrebbe essere il sito Internet
della relativa compagnia americana aerea e di una società finanziaria.
Chi ha il diritto di registrare ed usufruire di tale domain name?
Ad oggi la soluzione, che peraltro non è rispettosa dei diritti
acquisiti sui marchi registrati, è quella del primo che arriva usufruisce
dei servizi, ciò usufruisce del domain name.
Le attenzioni, qui di seguito elencate per ovviare a questi problemi,
non sembrano essere sufficienti, infatti:
- la richiesta di registrazuione del domain name dev'essere fatta in buona fede;
- c'è l'intenzione di usare il domain name in modo continuo e regolare;
- che il domain name non viola diritti di terzi;
- che il domain name non verrà utilizzato in modo confusorio o contrario a leggi e regolamenti.
Ulteriore problema è la perdita del principio della
territorialità per il quale un marchio od anche un prodotto che
vengono difesi con una registrazione od un brevetto per uno o solo
alcuni Stati, sono accessibili, pubblicizzati, possibilmente venduti
in tutto il mondo.
Questa possibilità fa si che possano avverarsi problemi di concorrenza
in quanto la coabitazione di marchi registrati o prodotti brevettati
in stati diversi per titolari diversi.
Alla fine del 1996 è stata pronunciata nello Stato di New York una
sentenza che ha stabilito che l'esistenza di un sito Web nel Missouri,
accessibile nello Stato di New York non è sufficiente di per se
a conferire giurisdizione ai giudici per una presunta contraffazione
di marchio commessa attraverso le pagine di tale sito.
Da questa sentenza, che ha valore negli USA e non può essere applicata
come precedente in Italia, ma che è comunque indice di una tendenza
interpretativa che pensiamo all'Europa come assieme di Stati uniti,
si evince come il principio di territorialità, con Internet,
sia completamente stravolto.
La confusione che si è venuta a creare è molto alta
tant'è che sempre nello Stato di New York, 1996, è stata pronunciata
una sentenza che difendeva una azienda degli Stati Uniti contro
un'azienda italiana che venne inibita poichè nel proprio sito web
pubblicizzava un marchio si proprio (dell'azienda italiana) ma non
esteso agli Usa ove era di proprietà della ditta americana.
Questa sentenza oltre ad essere stata incompleta in quanto non diede
risposta a tutte le domande che il caso poneva è un chiaro indice
di come ambienti giuridici più vivaci cercano, in assenza di regole
precise ed uniformi, imporre una propria filosofia. Che in questo
caso ha dell'innovativo, forse oltre l'accettabile.
Infatti, la sentenza ha inibito l'uso del marchio da parte della
ditta italiana non solo nel territorio USA, ma in tutto il circuito
Internet e quindi senza limite
territoriale e dal punto di vista giuridico, i giudici di New York,
hanno deciso in veste di tutti i giudici che nel mondo avrebbero
potuto intervenire negli altri Stati.
Vantaggi e svantaggi
Internet nonostante
i problemi che stà ponendo e che sono naturali di ogni nuovo sistema
indubbiamente propone notevoli vantaggi.
In premessa, però, perchè Internet
non sia un fatto di moda, ma un supporto concreto al mondo economico
e non solo, dev'essere capito ed entrare nella nostra quotidianità.
Molti ad oggi ne parlano perchè è bene parlarne, ma si dimentica
che uffici pubblici, studi professionali ed aziende, se sono informatizzati,
non hanno i loro terminali collegati in rete e quindi, mentalmente,
non sono pronti a concepire una interazione neppure all'interno
della loro realtà che per quanto grande sia non potrà mai essere
estesa quale quella proposta da Internet.
Quindi prima di tutto Internet
dev'essere capito per ciò che effettivamente è: un mezzo grazie
al quale, le distanze si azzerano, i costi si abbassano cosi come
si abbassa il tempo di interazione fornitore cliente.
Se gli uffici pubblici fossero adeguatamente informatizzati, i cittadini,
ad es. non dovrebbero più fare file o presentarsi agli uffici amministrativi
per le pratiche correnti, ma potrebbero usufruire del collegamento
in rete da casa se hanno un computer, o da appositi Internet
point. I vantaggi sono chiari.
Non solo, le aziende potrebbero usufruire di questi vantaggi con
l'appartato pubblico e non perdere tempo in file, magari in sportelli
errati che fanno perdere notevolmente la redditività del collaboratore
che è preposto a queste funzioni.
Inoltre, Internet
abbasserebbe i costi della corrispondenza quotidiana in quanto il
costo di invio di un file è notevolmente inferiore dell'invio di
tale file tramite fax o di una chiamata telefonica.
Per le aziende ci sarebbe il vantaggio di poter pubblicizzare 24h
al giorno i propri prodotti od attività senza il costo o comunque
riducendolo di rappresentanti, depliant dimostrativi, brochure.
Il servizio clienti sarebbe meno oneroso, più immediato
e completo, eventuali contestazioni e risposte non dovrebbero essere
più fatte telefonicamente, magari provando più volte perchè non
si trova nessuno o perchè occupato o perchè l'ufficio è già chiuso,
ma potrebbero essere fatte spedendo un e-mail, posta elettronica
cioè un messaggio che potrà essere spedito in qualsiasi momento.
Questo migliorerebbe il servizio, renderebbe più liberi i clienti
che non dovrebbero sopportare ulteriori oneri per protestare e abbasserebbe
i costi dell'azienda che non si trova più costretta ad avere un
ufficio e del personale solo per tale funzione.
Anche la ricerca di un posto di lavoro sarebbe più semplice. Con un collegamento potrebbero essere vagliati più posti di lavoro senza dover spendere migliaia di lire per l'acquisto di quotidiani, riviste specializzate e l'azienda non avrebbe l'onere di dover ricevere per osta molteplici curriculum o dover fare annunci che costano, ma sarebbe sufficiente una pagina elettronica come annuncio, che ha un potenziale molto più ampio di visitatori.