Concessi i primi marchi comunitari
19 novembre 1997Quattro domande di marchio comunitario, delle oltre
63 mila depositate, hanno concluso positivamente l'iter di registrazione.
All'Associazione per il Marchio Commerciale della Comunità Europea
(ECTA), all'Associazione Internazionale per la Protezione della
Proprietà Industriale (AIPPI), all'Associazione Internazionale del
Trade mark (INTA) ed ad un corso Master dell'Università di Alicante
(ES - sede dell'UAMI) sono stati consegnati i primi certificati
di avvenuta registrazione come marchio comunitario del loro logo.
La nuova procedura di registrazione di un marchio
che permette di ottenere un marchio con validità comunitaria ossia
per tutti gli Stati appartenenti all'Unione Europea, iniziata il
1¤ aprile 1996, stà ottenendo un successo, in termini di depositi,
che ha superato ogni più rosea previsione.
I vantaggi di questo nuovo sistema di registrazione sembrano essere
palesi: riduzione dei costi di registrazione se confrontati con
le alternative possibili, relativa celerità della procedura di registrazione,
superamento della competenza territoriale e quindi di tutti i limiti
che ciò comporta.
Gli svantaggi, se ci saranno, non sono ad oggi del
tutto identificati.
Nessuno può assicurare che i tempi di concessione del marchio comunitario
rimarranno quelli attuali o saranno ridotti come nelle intenzioni
espresse dall'UAMI.
I costi, per ora contenuti, potrebbero non essere più tali se le
spese da affrontare per un'opposizione risultassero elevate.
Proprio la procedura di opposizione, che può essere inoltrata contro
una domanda di registrazione di marchio comunitario, risulta non
essere chiara non per la sua procedura, ma per gli effetti che potrà
provocare.
Inoltre, le cause relative al marchio comunitario potranno avvenire
innanzi a determinate Corti presenti nei vari paesi dell'Unione,
ma nessuno ha ancora posto delle regole per garantire un'uniformità
di giudizio tra i giudici dei vari Stati nazionali.
Nonostante questi interrogativi che per ora non trovano
adeguate risposte, i numeri sembrano confermare il successo dell'iniziativa.
Le domande depositate da paesi extra-europei sono oltre 26mila,
mentre quelle depositate da Stati appartenenti all'Unione Europea
sono quasi 37mila.
Gli Stati Uniti d'America con circa 18mila domande sono lo Stato
che presentato più domande di registrazione, seguiti dalla Germania
con circa 10mila e dalla Gran Bretagna con circa 8mila.
Il quarto posto in questa graduatoria è conteso tra Spagna ed Italia
avendo depositato rispettivamente circa 3,700 domande.