AGGIORNAMENTI

News

L'Italia supera la barriera psicologica delle 5.000 domande di brevetto in Europa in un anno: è vera gloria?

EPO Patent Index 2023: l'Italia registra un record di domande di brevetto e affronta le sfide globali 17 aprile 2024

Il panorama dei depositi di brevetti europei sta assistendo a notevoli cambiamenti, non ultimo l'avvio del nuovo sistema UP/UPC, con l'Italia che sta emergendo come un attore significativo negli ultimi anni. Non va dimenticato in premessa che, sempre sul tema UPC, è stata assegnata a Milano anche la sede di uno dei branch della Divisione Centrale  Tribunale Unificato dei Brevetti, che porterà in Italia, a partire da luglio 2024, tutte le azioni di revoca relative a brevetti Unitari e brevetti Europei non opted-out nel settore tecnologico delle necessità umane, inclusa la farmaceutica.

In questo contesto, mentre l'Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) pubblica le sue ultime statistiche 2023, è evidente che il contributo dell'Italia alle domande di brevetto europee ha raggiunto livelli senza precedenti.

Tuttavia, se da un lato i numeri dell'Italia riflettono una crescita incoraggiante, dall'altro sottolineano anche le sfide future in termini di recupero del ritardo rispetto alle principali nazioni europee.

Le statistiche EPO per l'anno 2023 rilevano un aumento generale del 2,9% delle domande di brevetto rispetto all'anno precedente, evidenziando una forte accelerazione dell'innovazione nei settori della trasformazione digitale e verde. Secondo i dati pubblicati, l'EPO ha ricevuto una cifra record di 199.275 domande nel 2023. L'innovazione è guidata dai recenti progressi nelle tecnologie digitali e verdi, con nuove sinergie che emergono in tutti i settori, principalmente spinte dall'intelligenza artificiale e la necessità di soluzioni più pulite ed efficienti dal punto di vista energetico. Mentre la crescita delle domande presentate in Europa rimane costante, la percentuale crescente di domande provenienti da paesi extraeuropei segnala l'attrattiva del mercato tecnologico europeo per gli innovatori globali.

Otto dei dieci principali settori dell'attività brevettuale hanno registrato una crescita, in particolare:

  • I macchinari, gli apparecchi e l'energia elettrici (+12,2%), un campo che comprende invenzioni di energia pulita e tecnologie delle batterie, hanno registrato una rapida crescita.
  • Il settore delle tecnologie di comunicazione digitale (+8,6%) ha registrato una forte crescita.
  • Anche la biotecnologia ha registrato una crescita significativa (+5,9%).
  • I numeri sono rimasti importanti nei settori della tecnologia medica (+1,3%), della tecnologia informatica (+1,2%) e della misurazione (+3,5%), che comprende sensori fondamentali per le funzionalità di molti dispositivi intelligenti.

I depositi brevettuali dei primi dieci settori rappresentano il 57% di tutte le domande di brevetto europeo nel 2023.

I trend general Europei fanno capire che la trasformazione digitale e l'energia pulita continuano a guidare la crescita, aprendo nuove opportunità per il futuro.

E l'Italia? Nel nostro paese si è segnato il record storico nel campo dei brevetti, con 5.053 domande di brevetto europeo depositate presso l'EPO. Questo rappresenta un aumento del 3,8% rispetto all'anno precedente, superando la crescita media europea del 1,4%.

La crescita peraltro è costante: i depositi EP dall'Italia sono cresciuti del 38% negli ultimi 10 anni.

Questo traguardo sottolinea la crescente capacità dell'Italia nell'innovazione e il suo impegno nella tutela della proprietà intellettuale.

Tre regioni italiane si distinguono tra le 20 più innovative dell'Unione Europea:

  • Lombardia (11° posto)
  • Emilia-Romagna (17° posto, con un aumento del 21,6% in un anno)
  • Veneto (20° posto).

I principali richiedenti di brevetti in Italia:

  • COESIA: Si posiziona al primo posto per il numero di depositi (con 157 domande).
  • FERRARI: Al secondo posto con 121 domande.
  • IVECO: Terzo con 48 domande.
  • PIRELLI: Quarto con 44 domande.

Degna di nota è anche la sesta posizione del POLITECNICO DI MILANO (38 domande) che si caratterizza come l'unica università che si trova nella top 10 dei brevetti in un paese europeo, indicatore di una rinnovata sensibilità per aumentare le possibilità di accesso a fondi e investitori per la ricerca scientifica, un elemento fondamentale per innescare il volano virtuoso dell'innovazione.

Altri attori importanti includono LEONARDO (40 domande), PIRELLI (44 domande), CHIESI FARMACEUTICI (43 domande), DANIELI (33 domande), SACMI (macchinari per ceramiche, 32 domande) e SCM GROUP (31 domande).

Tuttavia, l'avere superato la barriera psicologica dei 5.000 depositi brevettuali in Europa non deve fare dimenticare che l'Italia rimane indietro rispetto a molti dei suoi omologhi europei in termini di depositi di brevetti pro capite.

È essenziale, quindi, contestualizzare la posizione dell'Italia rispetto alle altre nazioni europee.

Infatti, secondo le statistiche dell'EPO, anche altri paesi hanno avuto aumenti significativi: Germania (+12,5%), Finlandia(+9,2%), Spagna (+6,9%), Regno Unito (+4,2%), Italia (+3,8%) e Paesi Bassi (+3,5%).

Inoltre, l'Italia è all'11° posto per numero totale di brevetti depositati, ma scende al 18° posto se si considerano i depositi per milione di abitanti. Con solo 85 domande di brevetto per milione di abitanti, l'Italia è molto indietro rispetto a nazioni leader come Francia (160 domande per milione), Germania (300 domande per milione), Paesi Bassi (403 domande per milion), Finlandia (422 domande per milione), Danimarca (445 domande per milione), Svezia (495 domande per milione) e Svizzera (1.085 domande per milione).

Addirittura Austria, Belgio, Irlanda e Norvegia ci sono largamente davanti in questa significativa classifica, mentre UK ci sopravanza di pochissimo (87 domande per milione) e siamo pericolosamente tallonati da vicino dalla Slovenia (73 domande per milione).

Ancora, solo nel 23% delle domande di brevetto Europee depositate dall'Italia figura una donna come inventrice, contro il 27% della media europea, il che da un lato porta a riflessioni più generali sul divario di genere e dall'altro è indicatore di ulteriore spazio di miglioramento qualora le risorse interne fossero meglio valorizzate.

Peraltro è significativo e deve fare riflettere che, secondo le statistiche EPO 2023, non vi sia un'azienda Italiana tra le prime 50 in termini di depositi di domande di brevetto Europeo (la no. 1 è HUAWEI con 5071 domande e la no. 50 è la 3M con 454 domande nel 2023), mentre virtualmente ogni paese Europeo che ci sopravanza nella classifica pro capite può vantare almeno un proprio campione in questa graduatoria.

Questi dati sottolineano l'imperativo per l'Italia di rafforzare ulteriormente il proprio ecosistema di innovazione e migliorare la propria cultura dei brevetti. È evidente che, in termini di innovazione per numero di abitanti, c'è ampio margine di crescita. Crescita che deve partire anche da un aumento del numero dei depositi nazionali diretti, che sono tuttora un numero esiguo a confronto con il nostro principale concorrente interno in Europa in molti settore industriali (la Germania). Se in Italia ogni anno si depositano circa tra le 9 e le 10 mila domanda di brevetto nazionali, la Germania ci surclassa con una produzione annuale di domande di brevetto tedesche di circa il quintuplo. Considerando che tipicamente una quota dei depositi nazionali viene poi estesa come domanda di brevetto in Europa, si può capire che aumentando il pool annuale di brevetti nazionali si potrà anche migliorare la prestazione a livello Europeo.

Esplorare le ragioni alla base del numero di brevetti pro capite molto più elevato in Germania rispetto all'Italia va al di là di queste brevi note ma richiama tutte le parti coinvolte ad una profonda riflessione che necessariamente deve contemplare anche la scuola ed il settore dell'educazione in genere.

Pertanto, sebbene il recente aumento delle domande di brevetti europei sia senza dubbio uno sviluppo positivo, sostenere questo slancio e colmare il divario con le nazioni più performanti richiederà sforzi concertati da parte delle istituzioni, delle parti interessate del settore e della più ampia comunità dell'innovazione.

In conclusione, il notevole aumento registrato dall'Italia nelle domande di brevetti europei segnala una traiettoria promettente per il panorama dell'innovazione del Paese. Tuttavia, per sfruttare appieno questo potenziale e competere su scala globale, l'Italia deve continuare a investire in ricerca e sviluppo, razionalizzare i processi di brevettazione e promuovere una cultura dell'innovazione favorevole alla crescita sostenuta e sostenibile e alla competitività nel mercato europeo e di conseguenza mondiale.

IP CODE APPS

EU IP Codes 2.0 è la nuova versione della prima applicazione per consultare tutte le normative europee ed italiane sulla proprietà intellettuale da un'unica app.

PARTNERS

Global IP titles management & business services

Digital brand management & internet services

CONNECT WITH US

Follow us

DESK UFFICIALE TRIVENETO

Camera di Commercio Italo - Brasiliana | Câmara de Comércio Ítalo - Brasileira

Brevetto Unitario
Scarica la nostra guida!