IPRs: un forte vantaggio per l'economia europea
Una relazione congiunta dell'Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) e dell'Ufficio Europeo della Proprietà Intellettuale (EUIPO) analizza l'importanza dei diritti di proprietà intellettuale per l'economia dell'UE tra il 2014 e il 2016 4 ottobre 2019L'Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) e l'Ufficio Europeo della Proprietà Intellettuale dell'Unione Europea (EUIPO) hanno recentemente pubblicato un joint-report – aggiornando ed ampliando il precedente studio pubblicato nel 2016 – che fornisce un'ampia e migliore valutazione di come le industrie che fanno un uso intensivo dei diritti di proprietà intellettuale (IPRs) contribuiscono alle economie dell'UE.
Come i diritti di proprietà intellettuale (IPRs) avvantaggiano fortemente l'economia europea |
|
Le industrie che fanno un uso intensivo dei diritti di proprietà intellettuale come brevetti, marchi, disegni industriali e diritti d'autore generano ogni anno il 45% del PIL (6,6 trilioni di euro) nell'UE e contribuiscono per 63 milioni di posti di lavoro (29% di tutti i posti di lavoro). Altri 21 milioni di persone sono impiegate in settori che forniscono beni e servizi a queste industrie.
Inoltre, queste industrie rappresentano la maggior parte dei soggetti coinvolti negli scambi di beni e servizi dell'UE con le altre regioni del mondo (81%). Nel 2016 l'UE ha registrato in queste industrie (IPR-intensive industries) un avanzo commerciale complessivo pari a circa 182 miliardi di euro, controbilanciando il deficit rappresentato dalle industrie a scarsa densità di diritti di proprietà intellettuale.
Lo studio completo e le sintesi sono qui disponibili per maggiori informazioni.
![]() |
Studio completo (158 pagg.) Sintesi (17 pagg.) Infografica (2 pagg.) |