Germania: abolizione della legge sugli sconti e il regolamento sui supplementi di prodotto
27 agosto 2001 Con l'abolizione della legge sugli sconti e il regolamento
sui supplementi di prodotto, il legislatore tedesco persegue lo
scopo di proteggere le imprese tedesche, in competizione con i concorrenti
esteri, dagli svantaggi che potrebbero risultare in seguito alla
direttiva UE sul commercio elettronico.
In base a detta direttiva, dal punto di vista della concorrenza,
è giuridicamente decisivo solo il diritto del paese di origine.
Ciò può comportare la conseguenza che, per la valutazione
di una pubblicità rivolta al pubblico tedesco, valgano criteri
differenti, se i mittenti hanno sede in Stati diversi dell'Unione.
Con la riforma in commento, le disposizioni giuridiche più importanti che rimangono per l'applicazione di azioni pubblicitarie corrispondenti, sono le seguenti:
- può essere sleale, in base alla legge sulla concorrenza
sleale, una pubblicità che vuole indurre all'acquisto i
clienti con mezzi non pertinenti (in questo possono rientrare
anche gli sconti e/o supplementi di prodotto).
Si ravvisa concorrenza sleale quando, ad esempio, il cliente intende acquistare il prodotto principale solo per l'esistenza del supplemento, oppure se la riduzione di prezzo esercita sul cliente una pressione psicologica all'acquisto esagerata.
- sono vietate le indicazioni ingannevoli sul prodotto. Alle indicazioni
ingannevoli si deve dare un interpretazione estensiva in quanto
rientrano concetti diversi, come quello degli sconti apparenti.
In questo caso la presunta riduzione di prezzo su un prezzo superiore
a quello che il prodotto aveva in precedenza viene considerato
inammissibile e atto sleale;
- sono vietati gli sconti e i supplementi di prodotto quando questi
limitano la concorrenza.