Il Marchio dell'Unione Europea (già conosciuto come Marchio Comunitario) ha la caratteristica di produrre i suoi effetti sull'intera Unione Europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Rep. Ceca, Romania, Slovenia, Slovacchia, Spagna, Svezia e Ungheria) in quanto diviene un unico titolo a valere per tutto il territorio comunitario.
La durata della registrazione di un Marchio dell'Unione Europea è di 10 anni dalla data di deposito della domanda e può essere rinnovata per un numero illimitato di volte.
I segni che possono validamente costituire un Marchio dell'Unione Europea coprono una categoria piuttosto ampia: i segni che possono essere riprodotti graficamente, specialmente le parole, compresi i nomi di persona; i disegni; le lettere; le cifre; la forma dei prodotti e del loro confezionamento. Detti segni possono essere protetti purché siano idonei a distinguere i prodotti, o i servizi, di un'impresa da quelli di un'altra.
Per poter essere registrato, un Marchio dell'Unione Europea dovrà inoltre possedere carattere distintivo e non potrà consistere esclusivamente in un'indicazione del luogo di provenienza del prodotto; non dovrà inoltre essere contrario all'ordine pubblico, né tale da indurre in errore i consumatori.
Al Marchio dell'Unione Europea è possibile collegare il precedente marchio italiano registrato ed eventuali altri marchi già registrati nei detti Stati dell'Unione Europea cosicché sarà possibile, al momento del rinnovo, lasciar decadere i marchi pre-esistenti mantenendo solo il Marchio dell'Unione Europea .
Il Marchio dell'Unione Europea prevede un iter complesso in quanto prima di venir registrato viene sottoposto all'esame di merito.
Per quanto concerne il merito, ad esempio non sono registrabili i cosiddetti marchi descrittivi, i marchi contrari all'ordine pubblico ed i marchi decettivi.
Nel caso in cui il marchio non superi l'esame di merito, viene rifiutato completamente.
L'ottenimento di un Marchio dell'Unione Europea , anche se può risultare difficoltoso, ed in alcuni casi anche impossibile, conferisce comunque un diritto forte.
Nel caso in cui il marchio superi tale esame viene pubblicato in appositi elenchi ed i titolari di marchi identici o simili nei vari Stati dell'Unione Europea possono presentare opposizione contro la registrazione del marchio. Se le motivazioni a corredo delle dette eventuali opposizioni sono insuperabili anche per uno solo degli Stati aderenti all'Unione Europea, il Marchio dell'Unione Europea viene rifiutato completamente ma è possibile trasformarlo in tanti marchi nazionali, ovviamente solo negli Stati ove non sussistono problemi di conflitto con i marchi esistenti.
I diritti conferiti dal Marchio dell'Unione Europea si ispirano sostanzialmente alle normative nazionali in materia di marchi. Il titolare del marchio ha il diritto di vietare a qualsiasi terzo:
Un Marchio dell'Unione Europea decade nei seguenti casi:
La domanda di decadenza deve essere presentata all'Ufficio comunitario per iscritto e deve essere motivata; qualora una domanda sia accolta, determina la cancellazione del marchio dal registro. Il Marchio dell'Unione Europea registrato può essere oggetto di azioni di nullità da parte di terzi interessati, ovvero da parte di chiunque sia legittimato ad agire e ciò in relazione al tipo di impedimento che viene fatto valere.
Il Marchio dell'Unione Europea è anche soggetto a cause di nullità che si distinguono in assolute e relative. Le prime riguardano i casi di registrazione in violazione degli impedimenti sia assoluti che relativi alla registrazione. Le seconde si riferiscono all'ipotesi in cui un altro diritto anteriore si oppone al Marchio dell'Unione Europea e sussista un rischio effettivo di confusione nel pubblico tra il marchio e tale diritto.
Il Marchio dell'Unione Europea può anche essere dichiarato nullo se la sua utilizzazione può essere vietata in base ad un altro diritto preesistente. La nullità non può essere pronunciata se chi potrebbe far valere una causa di nullità relativa ha dato il suo consenso alla registrazione o abbia tollerato per 5 anni consecutivi l'uso del marchio, a meno che il deposito del Marchio dell'Unione Europea sia stato effettuato in mala fede. Per ciò che riguarda gli effetti della nullità vale quanto detto sopra a proposito della decadenza. Sia la nullità del Marchio dell'Unione Europea che la decadenza possono essere chieste da soggetti portatori di interessi comuni, come associazioni di produttori, commercianti, consumatori, ecc.
È prevista una Commissione Ricorsi di fronte alla quale impugnare le decisioni dell'Ufficio comunitario, le decisioni di questa saranno a loro volta impugnabili di fronte alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea.